Bollate, domani in Duomo il flashmob: “Lo faccio per lui e per tutti i ragazzi”

La città di Bollate si prepara per un nuovo flashmob in memoria di Omar Bassi, il giovane di 23 anni morto lo scorso agosto per emorragia cerebrale dopo essere stato picchiato da alcuni buttafuori in un locale del Varesotto. La madre di Omar, Giusy Sala, continua la sua battaglia per ottenere giustizia per il figlio, insieme a parenti, amici e colleghi.

Domani pomeriggio, Giusy sarà in piazza Duomo a Milano per un altro flash-mob, per non lasciare che la storia di Omar cada nel dimenticatoio. Le indagini sono in corso e la famiglia aspetta con ansia di conoscere la verità su quanto accaduto quella terribile notte di luglio.

La Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale contro ignoti, ipotizzando che la morte di Omar sia stata causata da un danno non rilevato durante la prima visita in ospedale dopo l’aggressione. La famiglia di Omar non si ferma e chiede che giustizia sia fatta per il giovane sorridente e gentile che ha donato gli organi a dieci persone, salvando così molte vite.

Amici e familiari di Omar si preparano per il flash-mob di domani, partendo da Bollate con striscioni e magliette per ricordare che la lotta per la verità continua. Anche Michelle Sala, cugina di Omar, invita tutti a unirsi alla causa e a non voltare le spalle a situazioni di ingiustizia come quella che ha colpito il giovane di Bollate.

La speranza è che la verità venga finalmente a galla, che giustizia sia fatta per Omar e che nessun altro debba temere di uscire a ballare senza la paura di essere picchiato. Il flash-mob di domani sarà un momento di unione e di ricordo per un giovane troppo presto strappato alla vita, ma che continua a vivere attraverso la generosità della sua donazione di organi.

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