Un triste pellegrinaggio si sta svolgendo alla chiesetta di San Rocco a Tirano, dove è stata ricomposta la salma di Francesca Rossi, una professoressa associata di Econometria all’Università di Verona. Francesca, madre di due bambini piccoli, Giorgio e Clara, è morta tragicamente per uno scivolamento in un canalone mentre scendeva dal monte Legnone.

La notizia della sua morte ha avvolto Tirano in un silenzio profondo. Il dolore diffuso e la ricerca di una spiegazione per un evento così improvviso costringono la comunità a fare i conti con la perdita e a cercare di andare avanti. Tutti cercano di trovare una ragione per quanto accaduto e di mostrare solidarietà a chi è rimasto.

I genitori di Francesca, Maria Teresa Pitino e Massimo Rossi, entrambi molto conosciuti in città, insieme al marito Antonio e ai bambini Giorgio e Clara, stanno affrontando questo momento di lutto insieme alla comunità di Tirano. La camera ardente è frequentata da molte persone che vogliono rendere omaggio a Francesca, mentre gli annunci di partecipazione al lutto si moltiplicano in città.

La famiglia di Francesca è circondata dall’affetto e dal sostegno dei parenti, degli amici e della comunità. Le parole di padre Pino Puglisi, scelte dagli zii di Francesca per salutarla, ricordano l’importanza della vita e dell’impegno che ognuno di noi mette in essa. Il lutto espresso dalla comunità di Tirano è forte e solidale, con la presenza dei coscritti di Francesca e dei suoi genitori, così come dei cugini e degli amici.

La montagna, anche quella più familiare e frequentata, può riservare insidie che possono cambiare il corso della nostra vita in un istante, come è successo a Francesca. La sua scomparsa lascia un vuoto nella comunità di Tirano, che si prepara a salutarla con una cerimonia in San Martino. La sua memoria resterà viva nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e amata.

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