Riccardo Bossi sarà processato per false attestazioni per ottenere il reddito di cittadinanza non dovuto. La decisione è stata presa dal tribunale di Busto Arsizio, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Nadia Calcaterra. Secondo l’accusa, Bossi avrebbe incassato indebitamente il reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 12.800 euro. Il processo è stato fissato per la metà di gennaio.
Bossi aveva percepito 280 euro al mese per 43 mensilità, collegato al canone di un appartamento di 9mila euro all’anno. Tuttavia, quando gli inquirenti hanno iniziato gli accertamenti, era già stato sfrattato per morosità. La contestazione è partita da questa situazione.
Il figlio del Senatur, 45enne, si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Calcaterra. Ora i suoi avvocati hanno ottenuto l’ammissione al rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.