Il figlio del fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, Riccardo Bossi, è stato portato a processo per aver fornito false attestazioni al fine di ottenere il reddito di cittadinanza non dovuto. L’udienza si è svolta questa mattina davanti al Gup del Tribunale di Busto Arsizio e il processo è stato confermato come richiesto dal pubblico ministero Nadia Calcaterra. Bossi ha optato per il rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena in caso di condanna.

Secondo l’accusa, Bossi avrebbe incassato indebitamente il reddito di cittadinanza per un totale di 12.800 euro, collegato al canone di locazione di un appartamento. Tuttavia, al momento degli accertamenti, si è scoperto che Bossi era già stato sfrattato per morosità nell’affitto dell’appartamento, motivo per cui è stata contestata la truffa.

Non è la prima volta che Riccardo Bossi si trova coinvolto in vicende giudiziarie: in passato è stato denunciato per aver lasciato senza pagare un conto salato in un ristorante di lusso a Milano e per altri episodi simili. È stato condannato anche per il mancato pagamento di conti relativi a lavori eseguiti in casa e alla manutenzione dell’auto.

Il processo è stato fissato per il 14 gennaio 2025 e l’Inps si è costituita parte civile. Bossi Jr dovrà rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti e affrontare le conseguenze delle sue azioni.

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