Lavinia Limido ha iniziato la sua testimonianza drammatica oggi, mercoledì 16 ottobre, riguardo alla violenza subita dall’ex marito Marco Manfrinati. L’uomo è accusato di stalking nei confronti della ex moglie, della ex suocera Marta Criscuolo e dell’ex suocero Fabio Limido, finendo poi per commettere un agghiacciante omicidio lo scorso 6 maggio a Varese.
Lavinia ha raccontato l’incubo vissuto con Manfrinati dopo il trasferimento da Varese a Busto Arsizio, dove era costantemente controllata e minacciata. Dopo l’ennesimo atto di violenza, la donna ha deciso di fuggire con il figlioletto e nascondersi in provincia di Como per paura delle minacce del marito.
L’avvocato di parte civile ha presentato delle prove delle continue minacce e insulti inviati da Manfrinati anche dopo l’omicidio, dimostrando la pericolosità dell’uomo. In aula sono state diffuse registrazioni delle minacce dell’accusato, che confermano la sua pericolosità.
Secondo l’avvocato di Manfrinati, il motivo della rabbia dell’uomo è stato il fatto che gli impedivano di vedere il figlio, nonostante avesse diritto di farlo. Lavinia ha risposto che suo marito è un uomo pericoloso, confermando così la sua versione dei fatti.
Il processo per l’omicidio a via Menotti continua, con Manfrinati anche accusato di danneggiamento. La testimonianza di Lavinia è stata fondamentale per far luce su questa vicenda di violenza e stalking, dimostrando il coraggio della donna nel denunciare il suo aguzzino.