Il Tribunale del Riesame di Milano ha emesso un pronunciamento importante dopo il ricorso della pm Alessandra Cerreti nell’ambito dell’inchiesta “Hydra” condotta dai carabinieri di Milano e Varese. La richiesta di custodia cautelare in carcere per 79 indagati è stata rinnovata, e questa volta il Tribunale ha riconosciuto l’esistenza di un “consorzio” tra le tre principali mafie italiane presenti in Lombardia: Cosa Nostra, camorra e ‘ndrangheta.

Il giudice Tommaso Perna, un anno fa, aveva rigettato la maggior parte delle istanze di custodia cautelare, disponendo solo 11 arresti e bocciando l’accusa di associazione mafiosa. Tuttavia, il Tribunale del Riesame ha ora stabilito che l’accusa di “sistema mafioso lombardo” è fondata, ritenendo che il gruppo indagato abbia utilizzato metodi violenti e intimidatori per commettere reati e controllare attività economiche.

La pm Cerreti aveva precisato nel suo ricorso che non si trattava di una super associazione mafiosa composta dalle tre mafie, ma di una collaborazione strutturale per aumentare i profitti e evitare conflitti. Gli arresti effettuati lo scorso anno erano legati a reati come estorsioni, ma ora si è confermata la natura mafiosa del “sodalizio” che coinvolge vari clan delle tre mafie.

Il presunto “sistema mafioso” in Lombardia avrebbe avuto legami con il capo dei capi Matteo Messina Denaro, attraverso il presunto intermediario Paolo Aurelio Errante Parrino. Questa decisione del Tribunale del Riesame conferma la gravità della situazione e l’importanza di contrastare l’infiltrazione delle mafie nel tessuto sociale ed economico della regione.

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