Un incendio è scoppiato nel piano seminterrato del Palazzo di Giustizia di Milano, causando panico tra i presenti. La situazione è stata risolta grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che sono riusciti a domare le fiamme e a permettere il ritorno delle circa 500 persone evacuate all’interno dell’edificio.

L’incendio è stato causato da alcuni lavori in corso nell’area della centrale termica, durante i quali è stato tagliato un tubo che ha innescato una fiammata a base di gasolio. Non ci sono stati feriti o intossicati, ma il fumo denso ha reso necessaria l’evacuazione parziale del Palazzo.

Il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ha preso immediatamente provvedimenti per garantire la sicurezza di tutti i presenti, ordinando l’evacuazione e chiedendo l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco. Grazie alla pronta reazione delle autorità competenti, la situazione è stata rapidamente risolta e il Palazzo è tornato sotto controllo.

Nonostante la paura e l’agitazione iniziale, non ci sono stati danni gravi e la situazione è stata gestita in maniera efficace. Tuttavia, alcune persone presenti all’interno del Palazzo hanno segnalato problemi con l’allarme anti-incendio, che non è stato percepito da tutti. Sono in corso accertamenti per capire cosa sia accaduto e per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.

In conclusione, l’incendio al Palazzo di Giustizia di Milano è stato un momento di tensione che fortunatamente si è risolto senza conseguenze gravi. La prontezza e la professionalità dei vigili del fuoco e delle autorità competenti hanno permesso di gestire la situazione in maniera efficace, garantendo la sicurezza di tutti i presenti.

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