Essere autista del trasporto pubblico non è più un lavoro sicuro e gratificante come un tempo. La situazione attuale vede gli autisti esposti a insulti, aggressioni fisiche e verbali, intimidazioni. Salvatore Russo, membro della Lega di Monza e autista da oltre dieci anni, sottolinea che gli autisti sono poco valorizzati e non sufficientemente tutelati.
Uno degli aspetti critici di questa professione è il salario, che si attesta intorno ai 1.400 euro al mese senza scatti di anzianità per i primi 8 anni. Tuttavia, il problema principale riguarda la sicurezza sia dei passeggeri che degli autisti.
Russo propone l’idea di avere personale dedicato alla sicurezza dei passeggeri sugli autobus, specialmente negli orari serali e sulle tratte più critiche. Inoltre, sostiene che sarebbe fondamentale avere un sistema di chiamata diretta collegato alle forze dell’ordine per garantire un intervento immediato in caso di emergenza.
Le aggressioni sono purtroppo all’ordine del giorno, ma le denunce sono poche a causa della mancanza di supporto da parte dell’azienda e delle autorità competenti. Russo ha combattuto per l’installazione di paratie di protezione sugli autobus, che diventeranno obbligatorie entro il 2025.
Inoltre, alcuni luoghi come piazza Castello possono diventare particolarmente pericolosi per gli autisti a causa del comportamento maleducato di alcuni passeggeri. La domenica, la situazione è ancora più critica con pochi autobus in circolazione. Russo suggerisce di attivare autobus più piccoli a chiamata per ottimizzare il servizio.
Nonostante l’introduzione di bus più piccoli ed ecologici, la capienza limitata porta spesso a saltare corse e a disagi per gli utenti. In conclusione, il lavoro degli autisti del trasporto pubblico richiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e delle aziende per garantire una maggiore sicurezza e dignità a coloro che svolgono questa importante professione.