Un paese inorridito per lo stupro di una bambina ospite di un centro di accoglienza per migranti. Questo è quanto accaduto a San Colombano di Collio, un tranquillo borgo di montagna nell’alta Valtrompia. La vittima, una bambina di soli 10 anni, è stata violentata da un richiedente asilo di 18 anni più grande di lei. La gravità della situazione ha portato all’aborto terapeutico della piccola e al trasferimento in una località protetta. Nel frattempo, il presunto aggressore è stato arrestato.

Il sindaco del paese, Mirella Zanini, ha immediatamente richiesto al prefetto di trasferire i migranti maschi altrove e di mantenere nel centro solo donne e bambini. Una richiesta che sembra essere stata parzialmente accolta, dopo un episodio di violenza che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

La Lega, nel frattempo, ha organizzato un presidio in piazza Santa Barbara per chiedere la chiusura del centro di accoglienza. I rappresentanti politici del partito hanno sottolineato la necessità di maggiori controlli e sicurezza nei centri migranti della provincia, dove gli ospiti spesso sono lasciati a loro stessi.

La popolazione del paese sembra divisa sull’argomento, con alcuni che manifestano preoccupazione per la presenza di migranti e altri che chiedono rispetto delle norme e dei contratti stabiliti dal governo. In ogni caso, la tranquillità di San Colombano di Collio sembra essere stata compromessa da questo grave episodio di violenza, che ha portato molte persone a rinchiudersi nelle proprie case per paura.

La vicenda resta al centro dell’attenzione e solleva interrogativi sul sistema di accoglienza e controllo dei migranti nel territorio. La speranza è che azioni concrete possano essere intraprese per garantire la sicurezza di tutti, sia degli ospiti dei centri di accoglienza che dei residenti del paese.

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