Il fenomeno dello spaccio di droga continua a essere un problema diffuso anche nei boschi della provincia di Varese. Ancora una volta, i carabinieri hanno arrestato due pusher di nazionalità marocchina durante un’operazione di monitoraggio tra Masciago Primo e Rancio Valcuvia.

I due giovani sono stati trovati con una quantità considerevole di droga, una pistola e denaro che gli inquirenti ritengono essere il frutto delle loro attività illegali. Come molti altri spacciatori, anche loro sono considerati “fantasmi”, ossia persone senza legami con il territorio che vengono reclutate per spacciare.

Questi giovani sono capaci di vivere per lunghi periodi in bivacchi improvvisati nel fitto della boscaglia, protetti da complici che avvertono della presenza delle forze dell’ordine in cambio di droga. Ricevono gli ordini dai clienti tramite cellulare e consegnano la sostanza stupefacente al limite del bosco, cercando sempre di rimanere nascosti.

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri è fondamentale per contrastare questo fenomeno diffuso in tutta la provincia. Grazie alle continue operazioni di monitoraggio e alle squadre specializzate, come i baschi rossi delle Squadre Cacciatori, si riesce a individuare e arrestare i responsabili dello spaccio.

La lotta contro il traffico di droga è una priorità per le forze dell’ordine e solo con un impegno costante e coordinato si potrà sperare di ridurre questo grave problema che colpisce soprattutto i giovani.

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