Il Comune di Carate Brianza e le due ex proprietarie dell’area di 2580 metri quadrati expropriata per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello sport in via Tommaso Grossi continuano il loro “braccio di ferro”. Le ex proprietarie chiedono più del doppio dell’indennizzo riconosciuto dal Comune e hanno avviato un’azione legale. La Corte d’Appello di Milano ha disposto ulteriori accertamenti per determinare la giusta indennità spettante alle ricorrenti, nominando un consulente tecnico d’ufficio.
Il Comune ha scelto di affidarsi all’architetto Massimiliano Belletti, ex responsabile dell’Urbanistica in città. La vicenda si protrae da quasi due anni e il Comune rischia di vedere lievitare i costi per il nuovo Palazzetto dello Sport. Le due ex proprietarie contestano la stima operata dalla commissione della Provincia di Monza e Brianza e chiedono alla Corte di Appello di Milano di rideterminare l’indennità definitiva di espropriazione.
Le due comproprietarie impugnano la presunta violazione degli articoli del Decreto del Presidente della Repubblica e chiedono una somma di oltre mezzo milione di euro. Dopo la prima udienza in Corte d’Appello, è stata richiesta la nomina di un consulente tecnico d’ufficio. Il sindaco è stato autorizzato a costituirsi in giudizio e a individuare un legale per la difesa degli interessi pubblici.