La truffa è sempre dietro l’angolo e può colpire chiunque, anche le persone più attente e prudenti. È ciò che è successo a Fausto Mino Giacinto dei Molinari, edicolante di via Cusani a Carate Brianza, che è riuscito a sventare un tentativo di truffa ai danni della sua famiglia.
Tutto è iniziato quando la moglie di Fausto è arrivata in edicola visibilmente preoccupata, raccontando di aver ricevuto un messaggio da parte della loro figlia, che vive a Lecco e lavora nel Comasco. La ragazza chiedeva denaro, spiegando di essere stata derubata del telefono e di aver temporaneamente un nuovo numero. Una serie di circostanze sospette ha insospettito Fausto, che ha iniziato a fare domande per verificare l’identità del presunto malcapitato.
Dopo aver tentato invano di contattare la figlia e aver ricevuto risposte evasive dall’interlocutore telefonico, Fausto ha deciso di porre una domanda decisiva: “Come si chiama la nostra gatta?”. La reazione del truffatore è stata sintomatica: ha iniziato a inviare messaggi concitati e a cercare di convincere Fausto della veridicità della situazione. Tuttavia, la verità è emersa quando la vera figlia è stata contattata e ha confermato di non aver mai chiesto denaro.
Fausto ha prontamente segnalato l’accaduto ai Carabinieri, scoprendo che la scheda telefonica utilizzata per il tentativo di truffa era intestata a un prestanome del Bangladesh. Grazie alla sua lucidità e prontezza di spirito, Fausto è riuscito a evitare di cadere nella trappola dei malintenzionati.
Questa vicenda ci ricorda quanto sia importante rimanere vigili e non lasciarsi ingannare dalle false emergenze. Solo mantenendo la calma e agendo con razionalità è possibile sventare i tentativi di truffa e proteggere se stessi e i propri cari. Fausto Mino Giacinto dei Molinari è un esempio di come la prontezza d’animo possa fare la differenza in situazioni critiche.