Lombardia, un triste primato per gli infortuni sul lavoro. La regione, e in particolare la Brianza, ha visto un aumento significativo di incidenti quest’anno, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. I dati dell’Inail per i primi nove mesi del 2024 parlano chiaro: 433 mila denunce di infortuni e 776 casi mortali. Paolo Capone, Segretario Generale del sindacato UGL, ha commentato questi dati definendo l’aumento degli incidenti come inaccettabile e allarmante.
L’analisi territoriale mostra incrementi anche nelle altre regioni del Nord-Ovest, al Centro e nelle Isole, mentre si registrano cali nel Nord-Est e al Sud. La Lombardia, il Lazio e l’Emilia-Romagna sono tra le regioni con i maggiori aumenti, mentre il Veneto, la Campania e l’Abruzzo hanno visto una diminuzione degli incidenti. Capone sottolinea la necessità di interventi urgenti e incisivi per contrastare questa tendenza, con controlli più severi, formazione per lavoratori e datori di lavoro e protocolli di sicurezza aggiornati.
In Lombardia e in particolare nella Brianza, la situazione è particolarmente preoccupante, con casi di infortuni mortali come il 33enne morto a Sovico e il 25enne deceduto durante un’esplosione in fabbrica a Brugherio. È evidente che la sicurezza sul lavoro non può essere trascurata e che è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle imprese per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori.