Nel pomeriggio del 07 novembre 2024, i Carabinieri della Stazione di Muggiò hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Monza, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un anziano italiano residente a Limbiate. Questo provvedimento è stato emesso a causa dei gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato di atti persecutori commessi dall’uomo nei confronti della sua ex convivente.

Nonostante fosse già stato condannato a tre anni di reclusione per fatti simili ai danni della stessa persona offesa e fosse già stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, l’uomo non ha smesso di molestarla dopo la fine della loro convivenza trentennale. Ha pedinato la vittima in numerose occasioni, presentandosi al suo luogo di lavoro e alla sua abitazione, chiedendo un ultimo incontro chiarificatore in modo insistente. Questo comportamento ha generato nella ex convivente un fondato timore per la sua incolumità, tanto da richiedere l’intervento dei Carabinieri in diverse occasioni.

Il 79enne è ora sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso la sua abitazione, e è stato avvisato che qualsiasi avvicinamento alla parte offesa comporterà la sua custodia in carcere. Questo caso evidenzia l’importanza delle misure cautelari per proteggere le vittime di atti persecutori e di violenza domestica, e la necessità di intervenire prontamente per garantire la sicurezza delle persone coinvolte.

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