Due aziende del territorio coinvolte in una maxi-frode fiscale
Due aziende del territorio sono state coinvolte in una maxi-frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Varese, Palermo e Milano. Si tratta di due aziende attive da molti anni nel settore della distribuzione di prodotti informatici, che avrebbero partecipato al complesso meccanismo della frode carosello, favorendo anche alcuni clan camorristici come i Di Lauro e i Nuvoletta. Nel periodo tra il 2022 e il 2023, queste due società avrebbero acquistato prodotti informatici per oltre 4 milioni di euro.
La frode carosello è un sistema di evasione fiscale che permette ad alcune aziende di offrire prezzi molto competitivi. Il processo inizia quando una società intermedia vende merce esente da IVA a una società fittizia in un altro Stato membro dell’Unione Europea. La società fittizia, acquistando la merce senza IVA, la rivende sul mercato nazionale a una terza azienda, incassando l’IVA senza versarla allo Stato. Le due società di Saronno e Legnano intervenivano proprio con il ruolo di broker o beneficiarie, acquistando il prodotto dalle società che glielo vendevano senza IVA e applicando l’IVA.
Il nome “frode carosello” deriva dal fatto che, completato il ciclo, la merce può essere venduta nuovamente, consentendo di reiterare l’evasione. Per complicare le indagini, le aziende coinvolte possono avvalersi di società cuscinetto per mascherare i passaggi intermedi. Queste società fungono da intermediari, consapevoli o inconsapevoli della frode, ma con un ruolo spesso ambiguo. Il risultato è una rete intricata di transazioni che ostacola l’identificazione dei responsabili e danneggia significativamente le casse dello Stato.
Questa operazione delle Fiamme Gialle ha portato alla luce frodi fiscali e riciclaggio per oltre un miliardo di euro, dimostrando l’importanza di combattere attivamente contro queste pratiche illegali che danneggiano l’economia e la legalità nel territorio.