La Procura Europea ha richiesto provvedimenti restrittivi nei confronti di 47 indagati per associazione a delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei profitti. Tra le misure adottate ci sono 34 arresti in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive. Sono stati emessi anche mandati di arresto europei per 7 indagati localizzati in diversi paesi europei. Il valore totale dei beni sequestrati supera i 520 milioni di euro, mentre sono stati confiscati anche complessi residenziali e immobili per oltre 10 milioni di euro. L’indagine ha coinvolto 200 persone fisiche e oltre 400 società, molte delle quali coinvolte in illeciti amministrativi. Le attività di esecuzione dei provvedimenti restrittivi sono in corso in diversi paesi europei e extra UE. La frode all’IVA intracomunitaria nel settore dei prodotti elettronici/informatici ha coinvolto diversi paesi europei e esponenti della criminalità organizzata siciliana e campana. Impressionanti i numeri delle imprese coinvolte nella frode, con un volume di fatture false pari a 1,3 miliardi di euro nel quadriennio 2020-2023.

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