Un pezzo di storia rimane custodito nella teca di Marcello Cucchi, a Cologne. Si tratta di un frammento del Muro di Berlino, simbolo tangibile della divisione tra Est e Ovest durante la Guerra Fredda. Il muro, costruito nel 1961 e demolito nel 1989, separava fisicamente la Germania e simboleggiava la cortina di ferro che divideva il blocco occidentale da quello orientale dell’Europa.

Cucchi ha raccontato di aver ottenuto questo pezzo di cemento durante un viaggio a Berlino nel 1990, poco dopo la caduta del muro. Nonostante le frontiere fossero state aperte, c’erano ancora guardie che impedivano il passaggio senza passaporto. L’esperienza di vedere la città divisa in due, con edifici alti da un lato e case popolari dall’altro, lo ha profondamente colpito.

Oggi, a distanza di 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, Cucchi riflette sulle similitudini con le situazioni di conflitto attuali, come la guerra in Ucraina o a Gaza. Il pezzo di muro che custodisce è diventato un simbolo silenzioso di una storia recente da cui sembra non aver imparato nulla.

La storia del Muro di Berlino e della divisione tra Est e Ovest rimane un monito contro la costruzione di barriere fisiche e mentali tra le persone. Il frammento di cemento conservato da Marcello Cucchi rappresenta un pezzo di passato che ci ricorda l’importanza di superare le divisioni e di lavorare per un mondo più unito e solidale.

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