Una tragica vicenda ha scosso la tranquilla città di Lissone, dove una anziana donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione lo scorso 2 dicembre. Le indagini del medico legale hanno rivelato che la causa del decesso è da attribuire ad un embolia polmonare causata da una frattura esposta del femore, aggravata successivamente da lesioni alla cassa toracica.

Il caso ha preso una svolta inaspettata quando l’architetto Egidio P., insieme alla figliastra Maria Grazia S. e al marito Mauro G., sono stati accusati di omicidio preterintenzionale e abbandono di persone incapaci. Secondo l’accusa, i tre avrebbero causato la morte della donna facendola cadere dalle scale e successivamente colpendola, per poi lasciarla da sola per un’ora prima di chiamare i soccorsi.

Nonostante le accuse, gli imputati hanno negato ogni addebito e si sono difesi davanti alla Corte di Assise di Monza. Il processo si è basato su prove indiziarie, tra cui la testimonianza del medico legale che ha esaminato il corpo dell’anziana.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Lissone, che si interroga su come sia possibile che una persona anziana e malata possa essere oggetto di violenza e abbandono. Resta ora agli inquirenti fare luce su questa tragica vicenda e assicurare giustizia per la povera donna morta in circostanze così tragiche.

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