Il centro di Como è stato testimone di un grande cambiamento nel corso degli anni, come racconta Sara Toffanin nella sua lettera alla redazione. Cresciuta in una via del centro, ricorda con nostalgia i tempi in cui il quartiere era come una grande famiglia, con negozi e personaggi che facevano parte della sua quotidianità. I ricordi di quando era bambina la conducono attraverso le strade della Como turistica di oggi, molto diversa da quella di un tempo. La città murata, un tempo tranquilla e familiare, è ora un luogo affollato e cosmopolita, con turisti provenienti da ogni parte del mondo. Sara ricorda con affetto le figure e le atmosfere che animavano il centro, come il fruttivendolo, il tabaccaio, la lattaia e i negozi magici che popolavano le vie del quartiere. Ogni angolo della città le ricorda un pezzo della sua infanzia, un tempo in cui tutti si conoscevano e i bambini erano sempre “curati” dagli adulti del quartiere. Ogni negozio, ogni strada, ogni piazza racconta una parte della sua storia, dei suoi ricordi più cari. Oggi, tornando nel centro di Como, si sente come una turista qualsiasi, circondata da souvenir e da una realtà molto diversa da quella che ha vissuto da bambina. Ma nonostante tutto, la sua Como segreta e immutata nel tempo continua a esistere, lontana dai turisti e permeata dal profumo delle caldarroste nelle domeniche d’autunno.