I lavoratori della Beko a Cassinetta hanno alzato la voce contro le decisioni dell’azienda turca che prevedono lo smantellamento di due linee di produzione e il licenziamento di 541 persone. Da questa mattina, i dipendenti sono in sciopero e manifestano con determinazione, bloccando l’accesso alla fabbrica e organizzando un corteo sulla provinciale a Biandronno.
I sindacati Fim, Fiom e Uilm, insieme alle Rsu, chiedono al Governo di intervenire utilizzando il golden power promesso durante la cessione di Whirlpool Emea a Beko, per evitare i licenziamenti e proteggere i lavoratori. È ora di passare dalle parole ai fatti, per evitare un piano sociale devastante e il saccheggio industriale da parte di Beko.
Il tavolo ministeriale è stato riconvocato per il 10 dicembre alle ore 14, ma i sindacati dichiarano lo stato di mobilitazione in tutti gli stabilimenti. I dipendenti chiedono di poter continuare a lavorare e gridano con forza: “Vogliamo lavorare, Cassinetta non si tocca”. La lotta continua per difendere i propri diritti e il proprio posto di lavoro.