Scandalo delle scorie a Novate Mezzola: udienza chiave in tribunale

Il caso delle scorie al di sotto del piazzale dell’acciaieria a Novate Mezzola e nella discarica del Giumello continua a tenere banco. Dopo che la Corte d’appello penale di Milano ha rinviato a giudizio dieci imputati e tre società coinvolte, il Tribunale di Sondrio si prepara per un’udienza cruciale.

Il Comune di Novate Mezzola e varie associazioni si sono costituiti parte civile in questa vicenda, che vede imprenditori, dirigenti e dipendenti coinvolti in presunte falsificazioni di atti riguardanti la bonifica e la messa in sicurezza dell’area ex Falck e della discarica del Giumello.

Il sindaco Fausto Nonini ha dichiarato che le scorie contenenti cromo esavalente, un noto cancerogeno, sono state accumulate nel terreno per anni, nonostante un progetto di messa in sicurezza avviato intorno al 2000. Tuttavia, secondo le indagini, molte delle opere previste non sarebbero state realizzate correttamente.

La certificazione di avvenuta bonifica è stata rilasciata solo nel 2015, a seguito di numerosi documenti che evidenziavano le mancanze nel progetto di messa in sicurezza. Anomalie nei piezometri e manomissioni da parte di alcuni dipendenti sono emerse durante le udienze, sollevando dubbi sulla correttezza delle operazioni svolte.

Il sindaco Nonini ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza su questa vicenda e di accertare le responsabilità di chi, negli anni passati, ha certificato la bonifica di un sito ancora contaminato. L’udienza di oggi potrebbe portare a nuovi sviluppi in questo caso che ha scosso la comunità di Novate Mezzola e della Valchiavenna.

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