L’allevamento amatoriale di pappagalli a Castano Primo è stato al centro di una recente operazione della Polizia Locale. Dopo una lite furiosa tra due allevatori e un cliente, i titolari dell’allevamento sono stati multati per oltre diecimila euro e indagati per truffa.
Tutto è iniziato quando il proprietario di un pappagallo, una amazzone aestiva, ha lasciato il suo animale presso l’allevamento per la rieducazione, come da annuncio su “subito.it”. Tuttavia, i due titolari dell’attività hanno cercato di truffare il cliente, dichiarando che l’animale si era ammalato e aveva bisogno di costose cure. Sospettando dell’accaduto, il proprietario è andato a verificare di persona le condizioni del suo pappagallo, scatenando una lite.
Dopo l’intervento delle autorità, l’amazzone è stata restituita al legittimo proprietario, che a sua volta è stato denunciato per la sua condotta durante la discussione. L’indagine ha portato alla luce un reato di tentata truffa da parte dei titolari dell’allevamento, che sono stati identificati come una donna e un uomo italiani con precedenti penali.
Durante la perquisizione nei vari immobili degli indagati, sono stati trovati due pappagalli senza documentazione regolare, uno dei quali appartenente a una specie particolarmente tutelata dalla normativa internazionale sugli animali esotici. I titolari dell’allevamento sono stati multati per la mancanza di documenti di cessione e di marcatura identificativa, oltre che per aver omesso di dichiarare alcune nascite degli esemplari.
Sono state inoltre imposte prescrizioni veterinarie per garantire il benessere degli animali e la corretta gestione dell’allevamento. Le indagini sono ancora in corso per fare piena luce sulla vicenda.
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