Il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, ha dichiarato apertamente che le dimissioni presentate da 13 consiglieri comunali sono frutto di una congiura. Il prefetto di Pavia, Paola Mannella, ha confermato che queste dimissioni non possono essere considerate valide, ma il mistero della tredicesima lettera, che avrebbe cambiato le sorti della situazione, rimane irrisolto.
L’opposizione, unita nella ricerca della verità, ha deciso di affidarsi a uno studio legale milanese per presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Pavia e fare luce sull’accaduto. Il sindaco Ceffa si è detto sorpreso dalla crisi improvvisa e sospetta che dietro al tentato “golpe” ci sia un gruppo di persone molto conosciute in città che ha orchestrato il tutto.
Ceffa si è detto amareggiato per chi ha messo in atto questa manovra, soprattutto perché la città ha progetti già finanziati per 30 milioni di euro che potrebbero essere messi a rischio in caso di scioglimento del consiglio comunale. Il sindaco ha chiesto di valutare la possibilità di surroga dei consiglieri dimissionari e la dirigente dell’Ufficio protocollo ha presentato denuncia per lo smarrimento della lettera di dimissioni.
Il caso delle dimissioni a Vigevano si fa sempre più intricato e la ricerca della verità continua, con l’auspicio che la giustizia possa fare luce su questa vicenda.