Il bonsai olmo è considerato un’opera d’arte vivente, molto popolare per il suo portamento elegante, la resistenza e la facilità di coltivazione. Le sue foglie piccole e la corteccia rugosa lo rendono un bonsai molto apprezzato dai neofiti. Tuttavia, nonostante la sua robustezza, richiede cure specifiche e particolari attenzioni durante la coltivazione.
La riproduzione del bonsai olmo può avvenire tramite seme o talea, con quest’ultima che consente di accelerare i tempi. Può essere collocato sia in casa che all’aperto, preferibilmente in un luogo luminoso per favorire la produzione di nuove gemme. Durante la primavera e l’autunno, può essere esposto al pieno sole, mentre in estate è consigliabile tenerlo in ombra per evitare danni alle radici.
La potatura è un’altra pratica importante per mantenere la forma del bonsai olmo. Durante l’inverno, si consiglia di eseguire una potatura di impostazione per eliminare branche indesiderate e accorciare i rami. La pinzatura è fondamentale per evitare che l’albero diventi un cespuglio informe, mentre l’applicazione del filo in alluminio ai rami va fatta con attenzione per non danneggiare la corteccia.
L’annaffiatura è cruciale per la cura del bonsai olmo, soprattutto durante i mesi estivi. È importante evitare i ristagni idrici che possono causare il marciume radicale. Inoltre, bisogna prestare attenzione al ragno rosso, un parassita comune durante l’estate, e effettuare trattamenti preventivi con un insetticida acaricida.
Il rinvaso va eseguito ogni 3 anni con il terreno asciutto, mentre la concimazione è importante durante il periodo vegetativo per evitare disidratazione. In generale, la cura del bonsai olmo richiede costanza e attenzione per garantire la salute e la bellezza di questo albero in miniatura.