Il sindaco di un comune del Varesotto è stato condannato a otto mesi di reclusione per abuso dei mezzi di correzione nei confronti del figlio. La sentenza è stata emessa dal giudice Andrea Crema, che ha anche stabilito un risarcimento di seimila euro e ulteriori settemila euro per le spese processuali della parte civile. Tuttavia, l’imputato è stato assolto dalle accuse di maltrattamenti verso l’ex moglie e lo stesso figlio.
Il pubblico ministero aveva originariamente richiesto una condanna più severa per maltrattamenti in famiglia, ma il tribunale ha ritenuto l’imputato colpevole solo di abuso disciplinare. La pena è stata sospesa e non comporta l’incarcerazione immediata.
L’indagine si era concentrata su presunti episodi di maltrattamenti, inclusi insulti omofobi rivolti al figlio minore. Tuttavia, la corte ha concluso che tali episodi non costituivano maltrattamenti. L’avvocato della parte civile ha espresso insoddisfazione per la sentenza e ha annunciato l’intenzione di presentare un appello.
Dopo la lettura della sentenza, si sono verificati momenti di tensione. L’imputato ha atteso a lungo fuori dal tribunale, causando preoccupazione per l’ex moglie che è stata scortata dai carabinieri per motivi di sicurezza. La vicenda potrebbe essere riesaminata nei prossimi gradi di giudizio.