Il tesoro di Arcisate è una delle scoperte più affascinanti legate alla storia di questa cittadina della provincia di Varese. Il ritrovamento avvenuto ai primi del 1900 da parte di Adolf Roger, uno storico dell’arte austro-ungarico, ha portato alla luce un servizio da vino in argento datato tra il 100 e il 75 a.C. Il servizio è composto da quattro pezzi, una brocca, una coppa, un mestolo, un colino e una spatola dedicata alla toeletta femminile.

La lavorazione accurata e le chiare iscrizioni presenti sulle varie parti del servizio testimoniano l’abilità degli artigiani dell’epoca. Sulla base della brocca si legge una scritta che potrebbe indicare il nome della proprietaria, “Utia figlia di Tito”, mentre sul manico del mestolo è possibile leggere il nome di “Titius Utius, figlio di Vibius”. Si ipotizza che la famiglia degli Utii fosse originaria del Sannio e si fosse trasferita nella Gallia Cisalpina, forse per sfruttare le miniere di polena argentifera della Valganna.

Oggi il prezioso servizio è conservato nella sezione romana del British Museum di Londra, dove è esposto per il pubblico. Si tratta di un ritrovamento di grande importanza storica, che ci permette di conoscere meglio la vita e le abitudini delle antiche popolazioni che abitavano il territorio di Arcisate.

Grazie a scoperte come queste, possiamo apprezzare il ricco patrimonio storico e culturale che caratterizza la provincia di Varese e che merita di essere preservato e valorizzato. La storia di Arcisate e del suo tesoro ci ricorda l’importanza di custodire gelosamente il nostro passato, per poterlo tramandare alle generazioni future.

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