Operai impegnati nella costruzione della Pedemontana (Archivio)Seveso, 1 dicembre 2024 – I gruppi ambientalisti che da anni si battono per la salvaguardia del Bosco delle Querce hanno avuto un incontro con il sindaco di Meda, Luca Santambrogio, e la sindaca di Seveso, Alessia Borroni, accompagnata dal suo tecnico, l’architetto Stefano Elli.
“Al centro della discussione – spiega Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente – c’è la gestione dei fondi per la compensazione forestale derivanti dal disboscamento di due ettari del Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce. Questo disboscamento sarà realizzato per trasformare la superstrada Milano-Meda-Lentate in Autostrada Pedemontana, un intervento che noi ambientalisti riteniamo un inaccettabile oltraggio con la perdita di preziosi servizi ecosistemici”.
Durante l’incontro è emerso che i fondi con cui Pedelombarda Nuova monetizzerà il taglio degli alberi, pari a 910.000 euro, saranno interamente versati al Comune di Seveso, il quale è il capofila e gestore del Bosco delle Querce. L’autorizzazione per il disboscamento e il relativo incasso dei fondi sono ancora in fase di definizione, con tempistiche ipotizzate per l’inizio del 2025.
Pedelombarda Nuova dovrà inoltre garantire il ripristino delle aree temporaneamente trasformate attraverso una fidejussione e nuove piantumazioni. Un altro tema centrale del confronto è stato l’ampliamento del Bosco delle Querce, richiesto da tempo da Sinistra e Ambiente-Impulsi, Legambiente Seveso e Seveso Futura.
Il Comune di Seveso ha manifestato l’intenzione di utilizzare i 910.000 euro della compensazione forestale per espandere il parco verso est, nelle aree di via della Roggia e via dei Vigne. Questo ampliamento, che richiederà il coinvolgimento della Regione Lombardia attraverso un masterplan e una conferenza dei servizi, potrebbe anche ridefinire lo status del parco, attualmente considerato “naturale” e di proprietà regionale.
Alcune delle aree previste per l’ampliamento potrebbero rimanere di proprietà privata, mentre altre potrebbero essere acquisite come patrimonio pubblico. Fondi aggiuntivi per l’ampliamento potrebbero derivare dalla compensazione ambientale PL 19 della Baruccanetta, che al momento risulta di difficile realizzazione a causa di un progetto di raddoppio ferroviario.