Un mese fa, Rascia Abou Zeid lavorava in un fast food, svolgendo mansioni come prendere gli ordini, ritirare i vassoi e pulire i tavoli. A 36 anni, con tre figli a carico, il suo stipendio di 1.200 euro al mese non era sufficiente a garantire una vita dignitosa. Così, dopo aver preso una difficile decisione, si è licenziata. Questa storia mette in luce la precarietà del lavoro nel settore della ristorazione e la difficoltà di sbarcare il lunario con un salario basso. La situazione di Rascia è solo uno degli esempi di come molte persone si trovino costrette a rinunciare a un lavoro per cercare di migliorare la propria situazione economica. La lotta per un lavoro dignitoso e un salario equo è ancora una realtà per molte famiglie, e il caso di Rascia è solo un esempio di questa difficoltà.