Una educatrice di un asilo di Cantello, in Valceresio, è stata condannata a 2 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia. La sentenza è stata emessa martedì mattina dal presidente del tribunale di Varese, Cesare Tacconi, dopo un’indagine che ha portato alla luce comportamenti anomali e preoccupanti nella struttura.

I genitori dei bambini avevano denunciato l’educatrice nel 2018, dopo aver notato alcuni segnali di disagio nei loro figli. Tra le accuse, l’uso di una “stanza buia” dove i bambini sarebbero stati isolati, ha scatenato l’indignazione e la preoccupazione delle famiglie coinvolte. Dopo una dettagliata raccolta di prove, la Procura ha richiesto una pena di 4 anni per maltrattamenti su minori.

La difesa dell’educatrice ha cercato di negare le accuse, chiedendo l’assoluzione o una riqualificazione dei fatti come “abuso dei mezzi di correzione”. Tuttavia, la corte ha accolto la tesi dell’accusa e ha emesso la condanna, che prevede anche l’interdizione temporanea dall’insegnamento in strutture per l’infanzia. Inoltre, è stato stabilito un risarcimento di 4.000 euro per ciascuna delle parti civili e il pagamento delle spese legali.

Questa sentenza sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza e il benessere dei bambini nelle strutture educative e punire severamente chi commette atti di maltrattamento. È fondamentale che i genitori possano affidare i propri figli a persone affidabili e competenti, che rispettino e tutelino i loro diritti. La condanna dell’educatrice è un segnale forte che la giustizia non tollererà comportamenti inaccettabili nei confronti dei più vulnerabili.

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