Monza, 1 dicembre 2024 – Estorsione a un disabile. Una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e che ha portato all’arresto di tre giovani uomini tunisini e una donna, conosciuta come la ‘ragazza unicorno’. Questi individui hanno approfittato della fragilità di una persona con problemi di tossicodipendenza, occupando la sua casa, sottraendogli la pensione e persino il cibo.
Venerdì i quattro imputati compariranno davanti al Tribunale di Monza per rispondere delle accuse, ma negano categoricamente di aver commesso estorsione. Chiedono un processo con il rito abbreviato, condizionato all’ascolto dell’amministratore di sostegno della presunta vittima. Nonostante i numerosi precedenti per reati legati agli stupefacenti e contro la persona, i quattro sono stati rilasciati con l’obbligo di firma.
La presunta vittima sostiene di essere stata prima ingannata con la vendita di droga e successivamente sfruttata per presunti debiti non pagati. Gli imputati, però, negano di aver agito in malafede e di aver approfittato della situazione di vulnerabilità del disabile.
La vicenda continua a suscitare indignazione e il processo sarà fondamentale per fare luce su questa triste storia di sfruttamento e abuso. Speriamo che giustizia sia fatta e che chi ha commesso tali atti venga condannato per le proprie azioni spregevoli.