Brescia. La questione del pedaggio sulla Corda Molle, il tratto di interconnessione tra Ospitaletto e Monchiari, è tornata di attualità con l’apparizione dei cartelli che avvertono del pagamento per chi attraversa la tratta. Sebbene al momento la segnaletica sia ancora barrata di rosso, a indicare che il pedaggio non è ancora attivo, presto potrebbe cambiare. Ma perché mettere in guardia gli automobilisti proprio ora, a poche settimane dalla fine dell’anno? Il pedaggio, sul quale il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva garantito l’esenzione fino al 2024, potrebbe entrare in vigore già dal prossimo 1° gennaio, vanificando così le promesse fatte in precedenza.
L’apparizione dei cartelloni ha scatenato la fantasia dei bresciani, che hanno condiviso sui social un divertente “meme” in cui Salvini viene raffigurato come Babbo Natale che porta in dono il pedaggio sulla Corda Molle. Ma scherzi a parte, sarà difficile evitare il pagamento sulla tratta di una trentina di chilometri, la cui realizzazione iniziale aveva lo scopo di alleggerire il traffico nella zona. Con l’introduzione del pedaggio, però, potrebbe accadere il contrario, con potenziali utenti costretti a sborsare una cifra annuale non indifferente per poter usufruire di questa strada.
Il gestore Autovia Padana deve recuperare oltre 161 milioni di euro di fondi investiti per la realizzazione degli interventi previsti a corollario della concessione e gestione dell’autostrada A21 Piacenza-Cremona-Brescia e della diramazione Fiorenzuola d’Arda. Le alternative al pedaggio che erano al vaglio di Comuni, Provincia ed ente gestore sembrano ormai lontane, nonostante le promesse fatte da Salvini durante la sua visita sul Garda lo scorso luglio.
Il tempo per trovare una soluzione sembra ormai agli sgoccioli e i bresciani si preparano a dover affrontare il pagamento del pedaggio sulla Corda Molle, una decisione che potrebbe avere ripercussioni sul traffico e sull’utilizzo di questa importante arteria stradale.