Il processo per la bancarotta del consorzio Ast (Agenzia per lo sviluppo territoriale) di Vigevano sta arrivando alla sua fase finale, con il pm che ha chiesto quattro condanne per gli imputati. Tra di loro c’è l’ex sindaco e attuale consigliere regionale Andrea Sala della Lega, per il quale è stata chiesta la pena più alta, tre anni e quattro mesi. Gli altri imputati sono Carlo Cavigliani, ex presidente della Fondazione Roncalli, Massimo Boccalari, ex presidente del consorzio Ast, e Alessandro Mazzoli, ex direttore di Ast e dell’area formazione di Fondazione Roncalli.

Secondo l’accusa, i quattro imputati sono coinvolti in reati di bancarotta e peculato, con Boccalari che è anche accusato di malversazione a danno dello Stato. Si sostiene che Boccalari abbia ottenuto dal Comune di Vigevano una somma di denaro per un progetto, ma non l’abbia destinata correttamente. La bancarotta riguarda il trasferimento di fondi e l’accusa di peculato si basa sul fatto che i quattro imputati sono considerati pubblici ufficiali.

Secondo la procura, Sala sarebbe stato il principale artefice di questa operazione, in quanto aveva il potere di nominare il presidente di Ast e la maggioranza del consiglio di amministrazione della Fondazione Roncalli. Dopo le difese presentate oggi, giovedì 5 dicembre, il pm ha fatto la sua arringa. La sentenza è attesa per giovedì 9 gennaio.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui