Quattro arresti per detenzione illegale di armi e 100 persone denunciate per reati contro gli uccelli selvatici: questi sono i numeri dell’Operazione Pettirosso, condotta dai Carabinieri forestali nella zona delle prealpi lombardo-venete. Durante l’operazione sono stati sequestrati 1.400 uccelli abbattuti e oltre 1.000 esemplari vivi catturati illegalmente, oltre a numerosi dispositivi illegali come trappole e reti per l’uccellagione.

Le trappole e le reti utilizzate per catturare gli uccelli sono estremamente dannose per l’ecosistema e causano gravi sofferenze agli animali. Inoltre, molti degli uccelli sequestrati presentavano anelli contraffatti, utilizzati per il mercato dei richiami vivi durante la caccia.

Nel Bresciano sono state arrestate quattro persone, di cui una per resistenza a pubblico ufficiale e le altre per detenzione illegale di armi e munizioni. L’operazione ha visto la collaborazione dei Carabinieri forestali di diverse province e dei volontari della Lipu e di altre associazioni.

Il presidente della Lipu, Alessandro Polinori, ha ringraziato i Carabinieri forestali e i volontari per il loro impegno nel contrastare il bracconaggio e la pratica dei richiami vivi. La zona delle prealpi venete lombarde rimane una delle aree più a rischio per la migrazione degli uccelli, ma l’impegno nel combattere questa piaga sarà massimo anche negli anni a venire.

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