Un imprenditore di Lodi è stato posto agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta, in seguito a un’indagine della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di beni per un valore superiore a 8 milioni di euro. Le indagini hanno rivelato un sistema che trasferiva le ricchezze di un’azienda fallita a parenti, amici e prestanome dell’imprenditore.

Le società collegate all’imprenditore, alcune delle quali operanti anche nel Varesotto, sono state coinvolte nell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Gallarate. Frodi contabili e reati tributari sono emersi durante l’indagine, che ha evidenziato un’attività sistematica e fraudolenta che ha portato al dissesto della società.

Il Gip di Lodi ha sottolineato la gravità della condotta dell’imprenditore e di altre 20 persone coinvolte nell’indagine, accusate di vari reati previsti dalla legge fallimentare. Il profitto illecito ottenuto supera gli 8,5 milioni di euro, secondo quanto emerso dalle indagini preliminari.

L’indagine su larga scala ha portato alla luce un sistema di drenaggio di capitali, alterazione della contabilità aziendale e trasferimento fraudolento di beni per evitare debiti fiscali. La magistratura lodigiana ha disposto il sequestro preventivo dei beni legati all’imprenditore e ha avviato le procedure legali nei confronti delle persone coinvolte nell’indagine.

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