TRENTO. Paolo Signoretti, imprenditore trentino, è stato sottoposto a un rapido interrogatorio di garanzia come uno dei principali indagati dalla Procura di Trento nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge anche il magnate austriaco Renè Benko. Si ipotizza l’esistenza di un’organizzazione capace di influenzare gli appalti in Trentino Alto Adige.

L’indagine condotta dal Ros e dal Gico per conto della Dda della Procura di Trento coinvolge anche Pavia, in particolare per il progetto di recupero dell’ex ospedale Santa Margherita, e Verona. A Verona, sembra che la regolare svolgimento della gara per la valorizzazione dello scalo ferroviario di Verona Porta Nuova indetto da Fs Sistemi Urbani sia stato turbato.

L’udienza è stata breve e Signoretti ha scelto di non rispondere alle domande. L’imprenditore e il suo avvocato, Giovanni Rambaldi, hanno evitato di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti. Signoretti, in una nota precedente, aveva espresso fiducia nelle autorità e dichiarato di aver sempre rispettato le leggi.

Gli inquirenti ritengono che Signoretti sia uno dei promotori dell’organizzazione presunta e un uomo di fiducia di Benko in Trentino. Tra le nove persone per cui è stata richiesta la misura cautelare per il reato associativo con l’aggravante del metodo mafioso c’è anche l’ex senatore trentino Vittorio Fravezzi. Anche lui sarà sentito e, secondo le informazioni, dovrebbe scegliere di non rispondere. Nel pomeriggio è atteso l’architetto bolzanino Andrea Saccani.

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