Il clima di protesta tra gli Ncc della provincia di Varese è sempre più acceso, con Alberto Cioni che ribadisce la sua contrarietà alle nuove disposizioni inserite nel Decreto Salvini. La principale preoccupazione riguarda la privacy dei dati sensibili degli utenti, che potrebbero finire nelle mani degli hacker a causa di una piattaforma ministeriale con un livello di rischio medio in fatto di cybersicurezza. Questo sistema, secondo Cioni, favorisce il lavoro dei taxi a discapito degli Ncc, che si trovano ad affrontare nuovi oneri e compiti che rallentano o addirittura impediscono il loro lavoro. La protesta si è manifestata questa mattina a Malpensa, con una trentina di Ncc che hanno cercato di informare i passeggeri sulle nuove disposizioni. Il messaggio è chiaro: la privacy è un diritto costituzionale e va tutelata. La mobilitazione si è poi spostata a Milano, dove gli Ncc hanno unito le forze con altri manifestanti per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. La lotta per difendere i propri diritti e la propria privacy continua, con la speranza di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte.