Il tema della sicurezza sul lavoro in Lombardia continua a destare preoccupazione, con un aumento delle morti sul lavoro rispetto all’anno precedente. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering, da gennaio a ottobre 2024 sono state registrate 155 vittime, 16 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È preoccupante il fatto che quasi una vittima su tre sia di origine straniera, evidenziando la necessità di maggiori controlli e misure di prevenzione per tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro provenienza. Il presidente dell’Osservatorio, Mauro Rossato, sottolinea come la Lombardia rimanga la regione italiana con il più alto numero di infortuni mortali sul lavoro, nonostante un tasso di mortalità inferiore alla media nazionale.
La provincia di Milano risulta essere quella con il maggior numero di decessi totali, seguita da Brescia, Bergamo e Pavia. L’aumento delle morti in itinere rispetto all’anno precedente evidenzia la necessità di maggiori controlli anche al di fuori dei luoghi di lavoro tradizionali.
Anche il numero di denunce di infortunio sul lavoro è in aumento, con le attività manifatturiere in testa alla graduatoria seguite da trasporto, commercio, sanità e costruzioni. Le donne lavoratrici e i lavoratori stranieri sono particolarmente colpiti da incidenti sul lavoro, con un numero significativo di denunce e vittime.
È fondamentale che le istituzioni e le aziende si impegnino maggiormente per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e garantire condizioni dignitose per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro provenienza o genere. Solo così si potrà ridurre il numero di morti sul lavoro e creare un ambiente lavorativo più sicuro e rispettoso per tutti.