Le mafie continuano a diffondersi anche nei territori più piccoli come Cremona, dove le imprese sono particolarmente vulnerabili all’infiltrazione criminale. I dati mostrano che ci sono 412 aziende potenzialmente legate alla criminalità organizzata, corrispondenti all’1,66% del totale delle aziende presenti nella zona. Questo quadro preoccupante è confermato dall’aumento delle denunce di estorsione negli ultimi dieci anni, che è cresciuto del 145%.

Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato i dati dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, in Italia ci sono 150.000 imprese legate alla criminalità organizzata. Le aree metropolitane come Napoli, Roma e Milano sono le più a rischio, con un elevato numero di aziende coinvolte in attività illegali.

Le attività criminali in cui le mafie sono coinvolte sono molteplici e includono il traffico di droga, il contrabbando di armi, lo smaltimento illegale dei rifiuti, le scommesse illegali, il gioco d’azzardo, l’usura e la prostituzione. Le estorsioni sono tra le attività più redditizie per le organizzazioni criminali, con imprenditori che sono le principali vittime di questo reato.

L’aumento delle estorsioni a Cremona e in altre province è preoccupante, con un incremento medio del 66,2% e punte massime anche del 128,3% in alcune regioni. Le denunce per estorsione sono aumentate significativamente in diverse province, tra cui Bolzano, Belluno, Verbano-Cusio-Ossola, Benevento e Ferrara. In termini assoluti, la Città Metropolitana di Roma ha registrato il numero più alto di denunce nel 2023, seguita da Napoli, Milano, Torino e Bologna.

La diffusione delle mafie nei territori italiani è un problema serio che richiede un’azione decisa da parte delle autorità competenti per contrastare questa pericolosa infiltrazione criminale.

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