Il capo ultrà milanista Luca Lucci è stato nuovamente destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme ad altri otto soggetti, nell’ambito di un’inchiesta su un’associazione dedita al traffico di stupefacenti. Secondo quanto riportato dall’Ansa, nell’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Milano si parla di tre tonnellate di hashish, 255 chili di marijuana e 53 chili di cocaina, trafugati tra giugno 2020 e febbraio/marzo 2021.

Questa è la quarta ordinanza di custodia cautelare a carico di Lucci in poco più di due mesi e mezzo. A fine settembre, infatti, era stato arrestato nel blitz delle forze dell’ordine sugli ultrà delle curve di San Siro, e successivamente era stato coinvolto in un’inchiesta sul traffico di droga con legami con la ‘ndrangheta. Inoltre, gli era stata contestata la presunta responsabilità nel tentato omicidio di un altro ultrà milanista nel 2019.

Questi fatti gettano un’ombra ancora più cupa sul mondo degli ultrà e pongono l’accento sulla necessità di contrastare in modo deciso ogni forma di illegalità legata al calcio e alle tifoserie. Sono episodi che danneggiano l’immagine del calcio italiano e che richiedono un intervento tempestivo e risoluto da parte delle autorità competenti.

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