Tutte e quattro le richieste di rito abbreviato avanzate dai legali di Adilma Pereira Carneiro, Igor Benedito, Marcello Trifone e Fabio Oliva sono state rigettate. Gli imputati sono accusati dell’omicidio volontario premeditato di Fabio Ravasio insieme ad altri quattro complici. Il giudice per l’udienza preliminare Veronica Giacoia ha confermato l’ipotesi della premeditazione per l’omicidio di Ravasio, accogliendo la tesi del pubblico ministero Ciro Caramore che ha chiesto il giudizio immediato per tutti gli imputati.
Il processo in Corte d’Assise prenderà il via il prossimo 27 gennaio a Busto Arsizio nei confronti di tutti gli imputati. I genitori di Ravasio, Mario e Annamaria Trentarossi, si sono detti soddisfatti dalla decisione e presenti alla lettura del dispositivo. I legali di parte civile Barbara D’Ottavio e Francesco Arnone hanno commentato positivamente la decisione del giudice.
Barbara D’Ottavio ha dichiarato che il primo ostacolo per ottenere giustizia per Fabio Ravasio è stato superato e che senza la premeditazione non sarebbe stato possibile chiedere l’ergastolo. La pericolosità e la capacità manipolatoria di Adilma Carneiro non sono diminuite nonostante il tempo trascorso in carcere. Il pubblico ministero ha messo agli atti alcune lettere inviate dalla donna al compagno di cella del marito, Marcello Trifone, cercando di manipolare la situazione.
In conclusione, il processo per l’omicidio di Fabio Ravasio inizierà regolarmente il prossimo 27 gennaio e i genitori della vittima si sono detti sollevati dalla decisione del giudice.