Due contenitori contenenti cellulari con schede SIM, caricabatterie e sostanze stupefacenti sono stati lanciati all’interno del carcere di via Gleno a Bergamo. Uno dei contenitori è rimasto bloccato sul muro di cinta, mentre l’altro è atterrato nelle aree esterne dove i detenuti transitano.

Gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato i contenitori e sono state avviate le indagini per risalire ai responsabili del lancio e a chi erano diretti i dispositivi e le sostanze all’interno del carcere. La Procura di Bergamo è stata informata dell’accaduto.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza installate in zona sono al vaglio degli investigatori. Secondo le prime informazioni, i due contenitori sarebbero stati lanciati a mano, motivo per cui uno dei due è rimasto bloccato sul muro di cinta.

All’interno dei contenitori c’erano cinque telefoni cellulari con SIM, cinque caricabatterie, un sacchetto di droga e un panetto di hashish. Il Sinappe e il coordinatore nazionale del Dipartimento carceri e polizia penitenziaria Antonio Fellone si sono congratulati con gli agenti per il loro lavoro svolto.

Si tratta di un episodio grave che mette in pericolo la sicurezza all’interno del carcere e che dimostra la necessità di un controllo costante e efficace per prevenire che sostanze illecite e dispositivi non autorizzati entrino all’interno delle strutture penitenziarie.

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