L’edilizia a Piacenza è stata al centro di un’indagine della Guardia di Finanza che ha portato alla luce un vero e proprio giro di fatture false e sovrafatturazioni. A partire dal 2021, alcune aziende nel settore dell’edilizia hanno registrato un aumento esponenziale del proprio volume d’affari, passando da poche migliaia di euro a diversi milioni. Grazie alle agevolazioni fiscali come il “bonus facciate”, l'”ecobonus” e il “bonus ristrutturazione”, una società edile piacentina è riuscita a incrementare notevolmente i propri guadagni.
Le indagini condotte hanno riguardato ben 107 cantieri sparsi in tutta la provincia di Piacenza, permettendo di scoprire una consistente sovrafatturazione dei lavori rispetto a quanto effettivamente eseguito. Questo sistema permetteva di creare un credito fittizio attraverso fatture gonfiate inviate all’agenzia delle entrate. Non solo le cifre erano aumentate in modo ingiustificato, ma anche le metrature dei lavori erano state ingrandite.
Grazie al lavoro dei finanzieri, l’Autorità Giudiziaria è riuscita a intervenire e adottare misure cautelari nei confronti dei responsabili, procedendo al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano orologi di lusso, quadri d’autore, lingotti d’oro e d’argento, nonché un immobile nel centro storico di Cremona. Oltre ai due autori principali, anche sette società coinvolte nel meccanismo fraudolento sono state individuate e denunciate, insieme a un commercialista segnalato per attività finanziaria abusiva.
Questa vicenda mette in luce l’importanza di vigilare sul corretto svolgimento delle attività economiche e di contrastare ogni forma di evasione fiscale e frode. La Guardia di Finanza continuerà a monitorare da vicino il settore dell’edilizia per garantire la legalità e la trasparenza delle transazioni commerciali.