Nel processo per presunti reati di corruzione legati agli affari urbanistici del Comune di Usmate Velate, i promissari acquirenti del cantiere Verde Manara sono stati ammessi come parte civile. Anche l’ente pubblico è stato ammesso come parte civile nel procedimento, come deciso dal gup Silvia Pansini nell’udienza tenutasi oggi a Palazzo di giustizia di Monza.

I cittadini hanno anche chiesto che le società del costruttore Alberto Riva e il Comune di Usmate Velate siano chiamati nel processo come responsabili civili, in modo da poter essere risarciti per il danno causato dai presunti reati di corruzione. Il Tribunale si è riservato la decisione su questa richiesta, che verrà comunicata nella prossima udienza fissata per il 24 febbraio.

La discussione dell’udienza preliminare è stata così posticipata, con l’ex responsabile dell’ufficio ambiente e territorio Antonio Colombo che è una figura chiave nell’inchiesta. Secondo le accuse, Colombo avrebbe favorito vari costruttori locali, tra cui Galdino Magni e Alberto Riva, vendendo la propria funzione amministrativa.

Alberto Riva è l’immobiliarista responsabile del progetto “Verde Manara”, un complesso residenziale sequestrato dagli inquirenti, dove molte famiglie hanno investito i propri risparmi per acquistare casa. Tra le persone coinvolte c’è anche Francesco Calogero Magnano, geometra vicino a Silvio Berlusconi, coinvolto in una presunta tangente per la costruzione di un centro commerciale.

L’indagine ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari lo scorso aprile, con Colombo, Riva e Galdino Magni che erano stati sottoposti a custodia in carcere, ma ora sono tutti a piede libero. La vicenda continua a tenere banco, con ulteriori sviluppi attesi nelle prossime udienze.

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