La proposta della Lega dei Ticinesi di introdurre degli sgravi fiscali per gli automobilisti svizzeri che vivono lungo la fascia di confine è un escamotage per contrastare il fenomeno del turismo del pieno inverso, che vede gli automobilisti del Canton Ticino recarsi oltreconfine per risparmiare sul carburante. La situazione attuale vede il prezzo della benzina in Svizzera influenzato dall’effetto del super franco, mentre in Italia i prezzi sono più convenienti.

In passato, la Regione Lombardia aveva introdotto la carta sconto per frenare il pendolarismo del pieno, ma dal 2021 questo strumento non è più stato impiegato. Ora, con il crollo delle vendite delle stazioni di servizio ticinesi e il flusso di automobilisti che si dirigono verso l’Italia per fare rifornimento, si rende necessaria una revisione delle politiche fiscali per rendere competitivo il mercato del carburante in Svizzera.

La proposta di ridurre i balzelli sulla benzina da parte delle autorità federali potrebbe essere una soluzione per annullare il turismo del pieno verso l’Italia e sostenere l’economia di confine. È importante agire per evitare che i posti di lavoro nel settore del carburante siano a rischio a causa di questa situazione. Sembra che ora sia la Svizzera a dover prendere esempio dall’Italia per trovare una soluzione a questo problema.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui