CAIRATE – Gli abitanti della palazzina Aler di via San Giacomo continuano a vivere con l’incubo del piromane, dopo l’ultimo incendio che ha colpito la cantina nel seminterrato il 2 gennaio. I danni causati dalle fiamme non sono stati ancora ripuliti, con i pannelli sostitutivi dei vetri della tromba delle scale ancora rotti e i resti dell’incendio presenti nel cortile e nella cantina. Gli inquilini si sentono in ostaggio nei propri appartamenti, esasperati dalla mancanza di intervento e di ascolto da parte delle autorità competenti.
L’odore acre del bruciato è ancora presente, mentre gli oggetti danneggiati dalle fiamme rimangono nel cortile davanti ai garage. Anche la cantina è ancora sporca di fuliggine e cenere, senza che nessuno sia intervenuto per ripulire e sistemare i danni. Le preoccupazioni degli abitanti aumentano, soprattutto per la presenza di un anziano con una bombola d’ossigeno nell’appartamento sopra alla cantina incendiata.
La paura di nuovi gesti del piromane è palpabile, con gli inquilini che si chiedono come sia possibile vivere in queste condizioni. Nonostante paghino regolarmente l’affitto, non ricevono risposte né soluzioni da parte dell’Aler e delle istituzioni. L’incubo del piromane torna a tormentare gli abitanti di via San Giacomo a Cairate, che chiedono interventi immediati per garantire la loro sicurezza e tranquillità.