L’udienza preliminare a carico del docente di Religione di 40 anni, accusato di pedopornografia, si è aperta in un clima teso ma non decisivo. Le accuse sono molto gravi, con centinaia di file di materiale pedopornografico e atti sessuali con una minorenne, aggravati dal fatto che l’insegnante sarebbe stato uno degli insegnanti della presunta vittima. La difesa ha chiesto un processo abbreviato, con la produzione di documenti e testimonianze a favore. Il pm valuterà la richiesta e il gup prenderà una decisione il 25 febbraio.

Le molestie sarebbero state segnalate da una psicologa che seguiva la studentessa, portando alla denuncia e all’arresto del docente. Durante la perquisizione, sono stati trovati numerosi file pedopornografici e prove di incontri fisici tra l’insegnante e l’allieva. La ragazza e i genitori si sono costituiti parte civile nel procedimento. Si tratta di un caso delicato che richiede approfondite indagini per ricostruire la dinamica tra il docente e la studentessa, così come i comportamenti e gli stati d’animo di entrambi.

La situazione è in continua evoluzione e il processo continuerà a svolgersi nei prossimi mesi, con la speranza che la giustizia possa fare luce su questa vicenda così dolorosa.

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