Un giovane residente in provincia di Sondrio è stato condannato a pagare una multa di 1.000 euro per diffamazione nei confronti di Rebecca Staffelli, figlia del noto inviato di ‘Striscia La Notizia’. Il giovane aveva condiviso un video del trapper Simone Rizzuto, alias Mr Rizzus, sul suo profilo, aggiungendo alcune frasi sessiste e violente rivolte alla giovane speaker radiofonica.
Questo non è il primo caso legato a questa vicenda: lo scorso giugno il trapper era stato condannato a 10 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di tremila euro proprio per lo stesso motivo, ovvero per aver pronunciato frasi lesive della dignità di Rebecca Staffelli nel brano ‘Non ci siamo’.
Questa condanna dimostra che la giustizia non tollera comportamenti diffamatori e lesivi della dignità altrui, anche se veicolati attraverso i social media. È importante ricordare che le parole hanno un peso e che esiste una responsabilità nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione, anche online. La diffamazione e le offese non possono essere giustificate in nessun contesto, nemmeno nel mondo virtuale.
La condanna del giovane residente a Sondrio ci ricorda l’importanza del rispetto e della civiltà nei rapporti interpersonali, sia nella vita reale che in quella digitale. Speriamo che questa sentenza serva da monito per tutti coloro che pensano di poter diffamare impunemente, ricordando che ogni azione ha delle conseguenze e che la legge è uguale per tutti.