Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

Dodici persone sono state arrestate, quattordici denunciate e numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici sono stati sequestrati in quasi venti province italiane, tra cui Bergamo. Questi sono i numeri della maxi operazione di contrasto alla pedofilia online condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del centro operativo per la Sicurezza cibernetica di Venezia, in collaborazione con la locale procura e il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Servizio polizia postale.

L’operazione, denominata Viper 2, è il risultato di un’attività undercover del Cosc di Venezia che lo scorso anno ha portato all’esecuzione di sessanta perquisizioni, con 28 persone arrestate e 19 province coinvolte. Grazie al lavoro di questi investigatori è stato possibile individuare e fermare coloro che si rendevano responsabili di diffondere materiale pedopornografico online.

La lotta alla pedofilia online è un impegno costante delle forze dell’ordine, che lavorano senza sosta per proteggere i minori e per individuare i criminali che si nascondono dietro lo schermo del computer. Grazie a operazioni come Viper 2, è possibile dare un segnale forte a chiunque pensi di poter agire impunemente in rete.

È importante che la società nel suo insieme si mobiliti contro questo grave crimine, segnalando alle autorità competenti qualsiasi attività sospetta che possa mettere a rischio la sicurezza dei bambini. Solo unendo le forze si può contrastare efficacemente la pedofilia online e proteggere le vittime più vulnerabili.

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