Chiara Ferragni è al centro di una controversia legale riguardante le accuse di truffa aggravata legate ai casi del pandoro “Pink Christmas” e delle uova di cioccolato. La Procura di Milano ha disposto il rinvio a giudizio per la famosa influencer, insieme ad altri tre imputati, tra cui l’ex collaboratore Fabio Damato, l’amministratore delegato dell’azienda piemontese Alessandra Balocco e il presidente di Cerealitalia-ID Francesco Cannillo.
Nonostante l’accusa, Chiara Ferragni si è dichiarata serena e determinata, convinta che la sua innocenza verrà dimostrata. La sua difesa ha depositato una memoria per cercare l’archiviazione delle accuse, sottolineando che la Ferragni ha già effettuato versamenti a scopo benefico e che non ci sono querelanti singoli consumatori.
La vicenda sarà discussa in aula il 23 settembre, dove i legali avranno l’opportunità di difendere la propria posizione. Le accuse riguardano una presunta campagna ingannevole legata al pandoro e alle uova di Pasqua, con l’accusa di pubblicità ingannevole diffusa sui social media e sul web.
La difesa di Alessandra Balocco si è dichiarata sorpresa e amareggiata per la decisione della Procura di devolvere la vicenda al Giudice del dibattimento, sottolineando la solidità degli argomenti giuridici presentati nella memoria difensiva. I legali affronteranno il giudizio con fiducia e serenità, convinti dell’innocenza di Alessandra Balocco.