Il noto cantante Emis Killa si trova al centro di un’indagine a Milano per associazione a delinquere. Nonostante il Daspo gli abbia vietato di assistere alle partite di calcio, l’artista si esibirà a Sanremo tra due settimane con la sua canzone “Demoni”. La polizia ha trovato un arsenale nella sua casa a Vimercate, composto da coltelli, tirapugni e un taser. Inoltre, Emis Killa ha stretti legami con l’ex capo ultrà rossonero Luca Lucci, attualmente detenuto per vari reati.
La situazione è stata considerata così pericolosa che è stato vietato a Emis Killa di entrare negli stadi per tre anni. Il rapper è coinvolto nell’inchiesta “Doppia curva” della Direzione distrettuale antimafia, che ha portato a numerose misure cautelari e all’azzeramento delle curve dei tifosi di Milano. Le telecamere lo hanno ripreso durante un episodio di violenza al Meazza, in cui ha assistito passivamente a un pestaggio.
Nonostante il suo successo come rapper, con milioni di ascoltatori mensili su Spotify, Emis Killa si trova ora al centro di un’indagine che coinvolge altri ultrà rossoneri. I suoi rapporti con personaggi coinvolti in attività criminali, come Luca Lucci e altri ultrà, lo hanno portato ad essere indagato per associazione a delinquere. La sua partecipazione a eventi e incontri con individui legati alle cosche calabresi ha sollevato ulteriori preoccupazioni sulle sue attività e connessioni.
La decisione di rinunciare alla partecipazione a Sanremo dopo aver appreso la notizia dell’indagine dimostra che Emis Killa potrebbe essere più coinvolto di quanto si pensasse in attività illegali. La sua carriera e la sua reputazione potrebbero essere fortemente compromesse da queste accuse e indagini in corso.